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CENNI STORICI


L’impegno di Sandrigo per gli anziani prende corpo qualche tempo dopo la seconda Guerra mondiale. Fino alla fine degli anni ’60 un piccolo numero di persone anziane era ospitato presso l’Ospedale Civile di Sandrigo in un reparto separato. Con l’ avvento di nuove norme sulla sanità pubblica, il reparto è stato soppresso e le persone ospitate sono state dimesse. L’Amministrazione comunale ha affrontato la situazione con urgenza provvedendo da una lato ad alloggiare gli ospiti presso alcune case di riposo limitrofe, dall’altro a ristrutturare l’ex asilo infantile di Via S. Gaetano, ormai in disuso. Nel 1973 fu inaugurata la nuova Casa di Riposo in Sandrigo, furono fatti rientrare tutti gli ospiti ricoverati altrove e ne fu affidata la gestione all’ E.C.A. (Ente Comunale di Assistenza) ente istituito in ogni Comune d’Italia con legge del 1937, allo scopo di ….“assistere individui e famiglie in condizioni di particolari necessità”.

L’ E.C.A. provvide ad organizzare la struttura con il personale ed i mezzi necessari, ospitando all’inizio persone non autosufficienti, ed amministrò la struttura fino al 1978, anno in cui l‘Ente fu sciolto, in forza della Legge Regionale n. 26/1978. Personale e mezzi furono trasferiti al Comune di Sandrigo che gestì direttamente la Casa di Riposo fino al 1995 quando fu eretta in I.P.A.B. ( Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza) com’ è tuttora. Il percorso dall’ ECA all’ IPAB è scandito dai seguenti avvenimenti:

  • 23 dicembre 1992: il Consiglio Comunale di Sandrigo approva lo statuto della nuova I.P.A.B. con deliberazione n. 293
  • 27 gennaio 1993: il Co.Re.Co. ( Comitato regionale di controllo) prende atto della deliberazione senza osservazioni, con ordinanza n.395/1
  • Il tutto viene inviato al Presidente della Regione per il decreto di approvazione, ma la Giunta Regionale propone osservazioni e modifiche
  • 23 dicembre 1994: il Consiglio Comunale di Sandrigo accoglie le osservazioni e modifiche proposte dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 104.
  • 24 gennaio 1995: il Presidente della Giunta Regionale del Veneto decreta il riconoscimento giuridico dell’ Ente come Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza in base alla Legge statale del 1890.

La gestione della Casa di riposo passa definitivamente all’IPAB Suor Diodata Bertolo che, in quel momento, accoglie 47 ospiti complessivamente. Con la gestione viene trasferita all’ IPAB anche la proprietà degli immobili, costituiti appunto dalla struttura edilizia della Casa di Riposo; dal parco annesso alla stessa - già acquisito dal Comune negli anni ’70 e piantumato gratuitamente dai giovani della Col diretti - dalla Casa Noaro che disponeva di alcuni alloggi protetti.

La storia recente vede ampliarsi le attività dell‘Istituto in stretta relazione con il progressivo aumento delle persone non autosufficienti, sottolineato dalla rapida modificazione in aumento degli indici di sopravvivenza e in diminuzione di quelli relativi alla mortalità delle persone. Alla metà del 2002 viene assorbito dalla nostra IPAB un reparto dell’ ex Istituto Salvi di Vicenza, provvisoriamente dislocato al III° piano dell’ ex Ospedale Maraschin-Zannini e che riuniva una ottantina di ospiti. L’ 8 giugno 2004 viene aperta l’RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) nel I° piano dello stesso ex Ospedale, completamente rinnovato, e la gestione è affidata alla nostra IPAB in convenzione con l’ ULSS n. 6 Vicenza con 30 posti letto.

2003 - 2013 Dieci anni di attività